NEWS DA FROM · Giugno 2025
C'è ancora tempo per candidare il tuo progetto al Premio di Future4Cities!
[in evidenza]
Lavori ad un progetto che sta cambiando in meglio la tua città? Candidalo al Premio Future4Cities!
Il premio del festival delle città che cambiano celebra le migliori esperienze di innovazione urbana in Italia, premiando soluzioni nuove, partecipazione e collaborazione su quattro temi principali: azione climatica, sviluppo economico, progetti dal basso e trasformazioni urbane.
Hai tempo fino al 7 luglio. Compila il modulo e invia la candidatura.
[work in progress]
Rifugi climatici e isole di calore: come sta andando avanti il progetto Quartieri Resilienti?
Il progetto Quartieri Resilienti continua a Crescenzago con interventi mirati a contrastare gli effetti del caldo estremo. Le azioni principali, selezionate dal Comune di Milano in base alla nostra attività di valutazione della resilienza del quartiere portata avanti l’anno scorso, includono la creazione di oasi scolastiche nei cortili delle scuole, la realizzazione di strutture ombreggianti negli spazi pubblici e una campagna di informazione sulla povertà energetica per sensibilizzare e supportare le persone vulnerabili durante l’estate.
In questa fase ci stiamo confrontando con gli abitanti e le realtà locali per raccogliere idee e feedback sugli interventi, di modo che possano essere accessibili e rispondere ai bisogni delle diverse comunità che abitano il quartiere.
Dalle ultime notizie che vi abbiamo dato ad aprile, grazie alla collaborazione tra Comune di Milano, C40 Cities, AMAT, Z Zurich Foundation e Urban Partners, sono stati realizzati alcuni interventi pilota:
[1] Creazione di una strada scolastica: via Toscanelli è stata trasformata in una strada scolastica. 585 metri quadri riservati alle auto sono stati restituiti ai bambini con panchine, piante in vaso, tavoli da picnic, un tavolo da ping pong e una strada dipinta con l’aiuto dei ragazzi della scuola.
[2] Inaugurazione della struttura ombreggiante di via Turroni: è stata installata una nuova struttura ombreggiante mobile con tavolini e sedute per offrire un riparo dal sole, permettere di studiare, sostare e incontrarsi in un ambiente più fresco e vivibile. La struttura è stata inaugurata il 30 di maggio alla presenza del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e l’Assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi.
[3] Realizzazione delle brochure informative: abbiamo ideato dei materiali sul progetto in italiano, inglese, cinese, arabo, filippino e spagnolo per coinvolgere meglio la comunità [N.d.R. il quartiere di Crescenzago presenta uno dei più alti tassi di popolazione residente con un background migratorio] e sensibilizzare sul tema della cooling poverty e le opportunità per contrastare gli effetti delle ondate di calore, raccontando concretamente cosa si può fare per affrontarli.
[Appunti su]
Rigenerazione urbana e ambientale: come si costruisce la strategia di comunicazione di un progetto europeo?
Nel corso dell’ultimo anno, ci siamo impegnati sul progetto GOCCIA (Green Opportunities to Clean-up Contaminants through an Interspecies Alliance), un progetto europeo finanziato attraverso il programma EUI di rigenerazione urbana e ambientale che mira a bonificare e rigenerare l’area della Goccia, l’ex-area industriale contaminata tra i quartieri Bovisa e Villapizzone a Milano. All’interno del progetto siamo a capo del Work Package 4 (WP4) di Comunicazione e Disseminazione.
La WP4 si occupa di rendere il progetto accessibile e coinvolgente per una pluralità di pubblici: dai cittadini agli stakeholder istituzionali e tecnici. L’obiettivo principale è garantire visibilità, trasparenza e partecipazione attiva attraverso una strategia di comunicazione strutturata su più livelli e una serie di canali ufficiali online e offline. Questi strumenti sono essenziali per informare, aggiornare e coinvolgere i diversi target di riferimento, sia a livello locale che europeo.
Il primo passo di questo lavoro è stato quello di delineare la strategia di comunicazione e strutturare il processo, le modalità e gli strumenti per la comunicazione ufficiale del progetto, con l’obiettivo di lanciare le piattaforme online il 30 maggio 2025. Per raggiungere questo traguardo, abbiamo strutturato il nostro lavoro in modo da coinvolgere in un processo di costruzione partecipata gli altri partner, che possiamo riassumere in tre fasi principali:
Fase 1: analisi e studio delle direttive UE
L’inizio del nostro lavoro è stato caratterizzato da un’approfondita analisi delle direttive europee, relative all'uso del logo, alle diciture obbligatorie e agli strumenti di branding, insieme a una ricerca benchmark per studiare le identità visive di progetti simili finanziati da EUI.
Fase 2: dialogo con i partner e primo workshop
Lavorare con i partner del progetto è stato importante per costruire una comunicazione che riflettesse le peculiarità, competenze, conoscenze, obiettivi e aspirazioni di ogni gruppo di lavoro. Abbiamo organizzato incontri one-to-one per raccogliere riflessioni e spunti per la creazione di una narrazione che fosse espressione collettiva del progetto e decidere insieme il messaggio generale, quali valori ed elementi comunicare al pubblico. Con un secondo workshop, sono state esplorate le prime idee visive per riuscire a trasmettere il progetto.
Fase 3: proposte creative e secondo workshop
In questo momento, abbiamo elaborato due proposte creative per la comunicazione del progetto e le abbiamo presentate ai partner durante un secondo workshop. Il risultato finale ha portato alla selezione della via che ha guidato la creazione di tutti i materiali visivi di comunicazione.
Attraverso questo percorso di ascolto e confronto, la via grafica scelta è quella della trasposizione del linguaggio naturale, dove si utilizzano forme fluide e sinuose che cercano di trasmettere il linguaggio della natura, fatto di segni, ritmi e trasformazioni spesso invisibili all’occhio umano. Un linguaggio visivo in cui tutti gli stakeholder, compresa la natura, si possono ritrovare.
In ogni fase, il nostro obiettivo è stato quello di valorizzare il lavoro degli enti che in questi anni hanno contribuito alla salvaguardia della foresta e di garantire una comunicazione coerente, inclusiva e accessibile, che parlasse a una pluralità di pubblici. Proprio per questo motivo, la comunicazione di GOCCIA è multicanale: Facebook, Instagram, Linkedin e Substack.
Puoi trovare tutti i canali e scoprire di più sul progetto qui.
[Q&A]
6 Domande a Silvia Spinelli
Silvia Spinelli è consulente e facilitatrice. Si occupa di community organizing e sviluppo locale, accompagnando territori — soprattutto montani e interni — in percorsi partecipati, di ascolto e progettazione condivisa. È vicepresidente della Rete RiFAI - Rete Italiana Facilitatori Aree Interne.
[1] Rompiamo il ghiaccio: raccontaci un tuo guilty pleasure.
Una giungla di tab aperti, quaderni mezzi scritti, libri sfogliati a metà. Non è confusione, è fertilità caotica.
[2] Qual è il primo posto dove porteresti qualcuno che non è mai stato nella tua città?
Sul Monte San Vicino, tra i crinali dell’Appennino Umbro-Marchigiano, poi a Fabriano per un vinello a "Lo Sverso". Ossigeno per la testa, calore per il cuore.
[3] Una cosa da leggere, una da guardare, una da ascoltare.
Leggere: "Per Fortuna ci siamo persi" di Maurizio Serafini
Guardare: "Le terre di tutti", di Emidio di Treviri e Brigate di Solidarietà Attiva
Ascoltare: Le voci del territorio, quelle che non fanno rumore ma muovono le cose.
[4] Come spiegheresti il tuo lavoro a una creatura di un altro pianeta?
Metto insieme persone, idee e parole per costruire strategie che parlino davvero dei territori. Ascolto, collego, scrivo. Il mio lavoro è fare spazio a visioni collettive, perché il cambiamento – anche su Marte – parte sempre dalla comunità.
[5] Qual è il progetto più stimolante su cui stai lavorando?
Un cammino condiviso tra geografie e storie: le Scuole di politiche territoriali con Rifai, sono spazi in cui il territorio diventa maestro, e le comunità diventano orizzonte. Qui il futuro si immagina a partire dai passi, e dall'ascolto degli altri.
[6] Fai una previsione: quale sarà la prossima buzzword del tuo settore?
Dopo “resilienza”, “metromontagna” e “sinergia”… direi fragilità generativa. Una parola che non ha fretta di risolvere, ma accoglie le crepe come punti di inizio. Perché nell’incerto, nel non-lineare, possono nascere nuove forme di forza collettiva. A bassa voce, ma di lunga durata.
Inoltrato molte volte
Arte contro la violenza di genere. Il 5 luglio partecipa al festival d’arte “L’8 anche oggi”: una giornata di street art, concerti, dj set, talk e laboratori con oltre 30 artiste e artisti e organizzazioni attive sui temi della violenza e della parità di genere. Oltre a partecipare, puoi sostenere la causa con una piccola donazione per il Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua.
Politiche giovanili in Puglia. È stata approvata all’unanimità una nuova legge che valorizza il protagonismo dei giovani, con iniziative come il Servizio Civile Regionale, gli spazi di aggregazione e il sostegno alla cultura e creatività, creando nuove opportunità per i giovani pugliesi.
Formazione sugli usi temporanei. Arriva la seconda edizione di M-US-T Master Temporary Uses, il percorso del Politecnico di Milano per la formazione di esperto, progettista, attivatore, gestore di usi temporanei. Trovi qui tutte le informazioni utili.
Un nuovo spazio per i giovani piacentini. Se sei di passaggio in città, il 27 giugno alle 18 ci sarà l’inaugurazione dell’ Hub di Comunità (ex Spazio2), un nuovo punto di riferimento per le nuove generazioni della città. Ci vediamo lì!